Il Veneto è la regione del nord con meno offerta di asili nido
Aumentare l’offerta di servizi per la prima infanzia può essere un investimento in termini di parità di genere e di partecipazione femminile al mercato del lavoro, oltre ad esserlo in termini di capitale umano visto che l’asilo nido svolge una funzione educativa fondamentale.
mercoledì 8 Maggio 2019 | Povertà educativa
La presenza di un’offerta adeguata di servizi per la prima infanzia ha un duplice valore. Da un lato ha un effetto sociale importante favorendo l’occupazione femminile. Dall’altro gli asili nido hanno un’influenza importante per quanto riguarda la formazione. Da alcuni anni infatti si è iniziato ad affermare o il concetto che è nei primi mesi dello sviluppo che i bambini pongono le basi per gli apprendimenti successivi.
Leggi
L’Arena ha ripreso in un articolo l’approfondimento in cui ci siamo occupati di questo tema “Estendere i servizi per l’infanzia serve anche per l’occupazione femminile“, concentrando poi l’attenzione sui dati relativi alla regione Veneto.
In questa regione infatti l’offerta di servizi per la prima infanzia per i bambini sotto i 3 anni si ferma al 27%, sopra la media italiana (24%) ma distante dai livelli di molte altre regioni del centro nord. In Valle d’Aosta ad esempio l’offerta di questo tipo di servizi arriva al 45%.