La funzione del parlamento alla luce del referendum costituzionale

Il parlamento in un sistema parlamentare dovrebbe essere il cuore della decisione politica, negli anni però è stato progressivamente svuotato di competenze e autorevolezza. E questo dovrebbe essere il punto di partenza di qualsiasi riforma.

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Report 16 Settembre 2020

Report ha dedicato una puntata di Report Cult su Raiplay a come funziona in pratica l’istituzione parlamentare e agli effetti che deriveranno dall’eventuale vittoria del sì alla riforma costituzionale sul taglio dei parlamentari. La puntata è stata preparata in collaborazione con openpolis.

Il ridimensionamento della funzione legislativa a vantaggio del governo è frutto soprattutto di un sistema politico instabile. Dove gli esecutivi si reggono su maggioranze fragili, che hanno bisogno di ricorrere a strumenti straordinari per puntellare la propria permanenza in carica. In cui le esigenze di comunicazione immediata prevalgono sulle strategie di lungo periodo. Dove il parlamentare non deve essere il rappresentante dei cittadini, che esercita la sua funzione senza vincolo di mandato, rispondendone direttamente agli elettori, ma il mero esecutore di una volontà spesso formata altrove, al di fuori delle aule parlamentari.

Chiaramente si tratta di questioni complesse e che non si possono risolvere con artifici istituzionali di corto respiro. Ma o si affronta il tema, oppure si sceglie di restare inerti di fronte alla delegittimazione e all’indebolimento delle istituzioni. Una scelta che nel lungo termine può rivelarsi rischiosa. Una democrazia, o ha un parlamento forte e legittimato a controllare e guidare l’azione dell’esecutivo, o non è tale. E questo dovrebbe essere il punto di partenza di qualsiasi riforma.

Leggi il nostro approfondimento “Non rassegnamoci ad un parlamento irrilevante“.

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