La pandemia nelle prigioni italiane ed europee

Le conseguenze della pandemia da Covid-19 sul mondo del lavoro, dell’istruzione, su disparità di genere e sociali e molti altri aspetti legati alla qualità della vita, hanno colpito alcuni gruppi di persone più duramente rispetto ad altri. È il caso degli istituti penitenziari, in Italia e in Europa.

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Domani 21 Dicembre 2021

L’approfondimento dello European data journalism network sulle carceri europee e la pandemia da Covid-19 è stato pubblicato anche da Domani. Al lavoro abbiamo contribuito, facendo parte insieme al quotidiano e ad altre numerose realtà del network europeo.

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In molti paesi dell’Unione europea la pandemia ha colpito duramente le prigioni, ambienti chiusi, spesso insalubri e già caratterizzati da molte restrizioni. In Italia, uno dei paesi con gli istituti più sovraffollati, ha acuito vari problemi strutturali preesistenti.

Il sovraffollamento carcerario, ovvero l’eccesso nel numero di detenuti effettivi rispetto alla capienza regolamentare dell’istituto, è una condizione che accomuna vari paesi membri dell’Ue. Sono ben 10, infatti, gli stati Ue in cui il tasso di occupazione delle carceri supera il 100%, secondo il consiglio d’Europa.

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