La spesa di comuni e famiglie per gli asili
Per garantire l’accesso ai servizi per la prima infanzia servono due cose. La prima ovviamente è che sul territorio esista un’offerta adeguata di posti in asilo nido. La seconda è che il servizio sia disponibile a costi accessibili per le famiglie.
mercoledì 18 Settembre 2019 | Povertà educativa
Un articolo di Avvenire è tornato sul tema dell’offerta di asili nido e del costo per le amministrazioni locali e per le famiglie riprendendo il nostro approfondimento “Quanto varia la spesa per gli asili nido“.
Leggi
Per estendere l’offerta di asili nido a prezzi calmierati sul territorio le possibilità a disposizione sono diverse. La prima è costruire e mantenere asili nido e servizi per la prima infanzia comunali. Con questa modalità sono accolti più della metà degli utenti di nidi e servizi offerti dai comuni (102mila bambini circa nel 2015).
In alternativa gli asili nido di proprietà comunale possono essere appaltati in gestione a terzi, un modello organizzativo accoglie poco meno di 50mila bambini. Una terza opzione è stipulare una convenzione con un nido privato, per garantire una riserva di posti da offrire ai canoni stabiliti dal comune (25mila utenti).
L’ultima possibilità è offrire contributi direttamente alle famiglie, che possono spenderli in servizi privati o pubblici. Si tratta della modalità meno frequente (14mila utenti sul totale del servizio comunale).