La spesa per le politiche giovanili nel mezzogiorno

Incrementare la spesa per le politiche giovanili significa incentivare i giovani all’attività associativa e di volontariato all’interno delle loro comunità.

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La Gazzetta del Mezzogiorno 10 Settembre 2020

La Gazzetta del Mezzogiorno ha ripreso in un articolo alcuni dati che abbiamo pubblicato in “Quanto spendono i comuni per le politiche giovanili“.

Nei bilanci dei comuni, per “politiche giovanili” si intendono quelle spese destinate all’amministrazione e al funzionamento delle attività per l’autonomia e i diritti dei giovani, come le spese per i centri polivalenti, per l’informazione di sportello ad essi dedicata, seminari e iniziative, anche appunto finalizzate allo sviluppo e alla conoscenza dell’associazionismo del volontariato.

Con 9,43 euro pro capite, Messina è al primo posto per livello di spesa finalizzata alle politiche giovanili, seguita da Firenze (5,32) e Bologna (3,78). Fatta eccezione per la città siciliana, la prima metà della classifica è occupata esclusivamente da comuni del nord. All’ultimo posto figura Venezia, con una spesa di soli 0,05 euro pro capite.

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