Le abitazioni non permanentemente occupate in Italia
In questi giorni fa discutere un nostro approfondimento sulle (tante) case non abitate in Italia. A riprendere i nostri dati, tra gli altri, anche Il Fatto Quotidiano.
mercoledì 13 Dicembre 2023 | Italie a confronto
In questi giorni sta facendo molto discutere l’opinione pubblica e i media sia regionali che nazionali un nostro approfondimento sulle case non permanentemente occupate in Italia.
Nel 2021, le abitazioni registrate in Italia erano circa 35,3 milioni. Di queste, 9,6 non risultavano occupate permanentemente da almeno una persona che ha la dimora abituale.
Si tratta di un dato che varia molto nelle diverse aree del paese. Questa quota è infatti minore nelle aree del centro (22,3%), del nord-est (23,1%) e del nord-ovest (26%). Maggiore invece l’incidenza nel sud (32%) e nelle isole (34,9%).
A livello regionale è però la Valle d’Aosta la regione che in proporzione ha più case non abitate permanentemente (56%), seguita da tre aree del mezzogiorno: Molise (44,6%), Calabria (42,2%) e Abruzzo (38,7%). A registrare la percentuale minore invece Emilia-Romagna (21,8%), Lombardia (21,2%) e Lazio (19,5%).
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Tra i tanti media che ne stanno parlando in questi giorni, segnaliamo l’uscita del Fatto Quotidiano, sia nel formato cartaceo che sul sito web, con un lungo articolo intitolato “l’Italia sfitta: la crisi passa da 10 milioni di case vuote”.