Le donne ai vertici delle aziende sanitarie locali
Sul Manifesto di oggi Andrea Capocci firma un articolo sulle nuove nomine del governo ai vertici della sanità. Ne abbiamo parlato alcuni mesi fa, in relazione alla disparità di genere ai vertici delle Asl italiane.
giovedì 29 Febbraio 2024 | Potere politico
Oggi sul Manifesto, sia nelle edicole che sul web, è apparso un articolo intitolato “Il governo nomina i vertici della sanità: non c’è neanche una donna“, citando un nostro articolo dello scorso anno in cui parliamo della disparità di genere nelle aziende sanitarie locali in Italia.
In tutti i vertici aziendali di queste strutture devono essere presenti un direttore generale (Dg), un direttore sanitario e un direttore amministrativo. In alcuni casi previsti da norme nazionali e regionali, al posto del direttore generale può essere temporaneamente nominato un commissario (e in alcune regioni anche dei sub commissari con deleghe al settore amministrativo o a quello sanitario).
Considerate complessivamente le donne che ricoprono questo tipo di ruolo sono poco meno di 1/3. E questo nonostante nel corso del 2022 siano state oltre 150 le nomine effettuate per questi ruoli.
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Nonostante il numero di professioniste in ambito sanitario continui a crescere di anno in anno, insomma, la quota di donne che ricoprono incarichi di vertice nelle aziende sanitarie o ospedaliere rimane ancora molto bassa.