L’eredità fallimentare del piano nazionale di ripresa e resilienza
martedì 12 Novembre 2024 | Potere politico
Stamattina il ministro Raffaele Fitto è stato ascoltato dai parlamentari europei nel corso di un’audizione, in vista della sua nomina a nuovo commissario europeo.
Ieri abbiamo pubblicato un approfondimento che spiega e argomenta tutti i dubbi sulla sua nomina, a partire dalla gestione fallimentare del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
La scelta di Fitto come rappresentante italiano in seno alla nuova commissione Ue è apparsa sin da subito divisiva e tra le candidature più a rischio. È quindi opportuna una riflessione sull’operato del ministro e, più in generale del governo italiano, negli ultimi due anni.
L’ex presidente della Puglia è stato il vero e proprio regista del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e in particolare della sua revisione. Un compito certamente non facile viste le pessime premesse. Non solo in termini di ritardi accumulati ma anche di scelte strategiche prese dai governi precedenti.
L’articolo in apertura stamane sulla nostra homepage è stato citato anche nel corso della rassegna stampa mattutina su SkyTg24.