Rassegna stampa

Il tema della riduzione del numero dei parlamentari non è nuovo al dibattito politico italiano e in questi giorni è stato spesso associato alla scarsa presenza di alcuni parlamentari in aula.

Su openparlamento è possibile monitorare vari aspetti della vita parlamentare e dell'attività dei singoli parlamentari tra cui le presenze, i cambi di gruppo e i voti che deputati e senatori hanno espresso in dissenso rispetto al proprio gruppo.

Tutte le regioni del nord Italia hanno un’offerta di asili nido superiore alla media nazionale, pari a 24 posti per 100 bambini. Un dato positivo, ma che nella maggior parte dei casi è ancora lontano dal raggiungimento dell’obiettivo Ue.

In Italia circa un giovane su 7 lascia gli studi senza raggiungere il diploma o una qualifica professionale. Un dato in aumento negli ultimi anni che sembra particolarmente marcato nelle grandi città.

Con la nascita, o rilancio, di nuovi soggetti politici è ripresa anche la propaganda politica, soprattutto quella online. Protagonista di questa partita Matteo Renzi, per il lancio di Italia Viva, ma anche Matteo Salvini, dopo oltre 3 mesi di silenzio, ha ricominciato con le sponsorizzazioni.

In Italia circa un giovane su 7 lascia gli studi senza raggiungere il diploma o una qualifica professionale. La riduzione degli abbandoni scolastici precoci, dopo un netto miglioramento rispetto ai primi anni 2000, si è interrotta nell’ultimo triennio.

Se questa legislatura aveva segnato un forte rallentamento nel fenomeno dei cambi di gruppo, le ultime settimane hanno decisamente cambiato le cose.

Nel parlamento non esiste il vincolo di mandato, dando la possibilità ai parlamentari di svolgere il loro incarico senza obblighi nei confronti di partiti, programmi elettorali o dei cittadini stessi. Un diritto che gli permette anche di cambiare gruppo politico di appartenenza.

Nei primi 17 mesi della XVIII legislatura ci sono stati 28 cambi di gruppo in parlamento. Con l’inizio del governo Conte II i nuovi cambi di casacca sono stati 51, portando il totale a 79.

Le regioni del sud Italia vivono una situazione critica riguardo il servizio di asili nido. Considerando i 24 posti per 100 bambini offerti a livello nazionale, il Mezzogiorno registra livelli di copertura inferiori e ampiamente distanti dal raggiungimento dell’obiettivo Ue.