Rassegna stampa

Il taglio dei costi per la gestione dei centri di accoglienza previsto dal decreto sicurezza ha creato difficoltà nell’assegnare i nuovi bandi e favorito il ritorno ai grandi centri di accoglienza.

L’emergenza coronavirus ha messo a nudo nuove esigenze per il paese, soprattutto per le famiglie con figli. Ma soprattutto ha ribadito (e reso evidenti) necessità che già esistevano. In particolare, quelle legate alla digitalizzazione del paese.

Su openparlamento si possono monitorare presenze e assenze di ciascun deputato e senatore. Con assenza si intendono i casi di non partecipazione al voto: sia quello in cui il parlamentare è fisicamente assente, ma non in missione, sia quello in cui è presente ma non vota.

Il nostro paese è entrato nella crisi con numerose criticità pregresse sul fronte delle disuguaglianze digitali. Dai livelli di competenza dei giovani italiani, inferiori alla media Ue, alle disparità nell’accesso alla rete veloce, fino alla disponibilità di pc e tablet nelle scuole.

Nel momento in cui la fase eccezionale diventa la normalità, e che procedure straordinarie e contabilità speciali vengono estese a sempre nuovi ambiti, avere una conoscenza completa su come vengono gestite le risorse è essenziale.

Per l’emergenza Covid le amministrazioni pubbliche – a tutti livelli – hanno dovuto provvedere in modo massiccio ad acquisti di servizi e forniture. Attraverso la piattaforma Bandi Covid oggi è possibile monitorare tutti questi dati.

Il primo obiettivo di Europa 2020 era il conseguimento di un tasso di occupazione del 75% della popolazione tra i 20 e i 64 anni. L’obiettivo fissato per l’Italia era il raggiungimento del 67% di occupati entro il 2020.

Su openparlamento è possibile monitorare vari aspetti dell'attività parlamentare. Presenze, assenze e missioni dei nostri rappresentanti, i voti espressi in ciascuna deliberazione e quando questi sono diversi rispetto alla posizione del gruppo.

A fine settembre si voterà il referendum sul taglio dei parlamentari. Un voto che potrebbe cambiare significativamente il funzionamento delle nostre aule parlamentari rendendo necessari diversi interventi normativi.

In questi anni abbiamo monitorato l’andamento dei fondi italiani destinati all’aiuto pubblico allo sviluppo. In una prima fase abbiamo assistito alla crescita dell’Aps, nell’ultimo biennio però il bilancio della cooperazione ha iniziato a ridursi.