Salvini e Fontana, i ministri incompatibili Caricometro
Il titolare di cariche di governo non può ricoprire incarichi pubblici diversi dal mandato parlamentare. Il primo è consigliere a Milano, il secondo vicesindaco a Verona. Aspettiamo le dimissioni.
martedì 12 Giugno 2018 | Potere politico
Negli ultimi mesi abbiamo in più occasioni affrontato il tema dei doppi incarichi.
Da quelli incompatibili mantenuti per troppo tempo abusando del regolamento, a quelli compatibili che però risultano essere poco opportuni. Con la nomina del governo è possibile aggiungere ulteriori chiavi di lettura.
La legge 215 del 2004 regola le incompatibilità per i titolari di cariche di governo, più specificatamente l’articolo 2. Il primo comma sottolinea in maniera molto chiara che non è permesso a ministri, vice ministri e sottosegretari ricoprire cariche o uffici pubblici diversi dal mandato parlamentare.
Ad oggi questa situazione riguarda due ministri della Lega: il vice-premier Salvini, a guida del Viminale, e Lorenzo Fontana, ministro alla famiglia e disabilità.
Appena arrivo al governo mi dimetterò dal consiglio comunale, abbiate pazienza qualche settimana
Con questa dichiarazione a fine marzo Matteo Salvini aveva risposto ad alcuni giornalisti che gli chiedevano proprio se si sarebbe dimesso da consigliere del comune di Milano. Consiglio comunale che, come abbiamo avuto modo di vedere, il neo ministro dell’interno ha frequentato molto poco, anche a causa del suo precedente incarico al parlamento europeo. Da inizio consiliatura il leader della Lega ha partecipato al 20% delle sedute e al 3,44% delle votazioni. Alle pochissime votazioni che si sono tenute a Palazzo Madama poi, Salvini è stato presente solo una volta su 17 (5,88%).
I parlamentari consiglieri nelle grandi città
Scopri quanto seguono i lavori in comune.
Vice presidente del consiglio, ministro dell’interno, senatore della repubblica e consigliere comunale a Milano, con quest’ultima carica incompatibile con la nomina a ministro. Ci auguriamo che, come promesso, Salvini lasci il consiglio comunale di Milano il prima possibile.
Chiediamo a Salvini e Fontana di mantenere l’impegno preso, risolvendo l’incompatibilità il prima possibile.
Come lui anche il neo ministro alla famiglia e alla disabilità Lorenzo Fontana. Oltre a essere deputato, al suo primo mandato, il politico veneto è anche dal luglio del 2017 vicesindaco di Verona, sua città natale. In passato ha anche ricoperto l’incarico di europarlamentare, ruolo da cui si è dimesso proprio per l’elezione a Montecitorio.
Intervisto dopo il giuramento a ministro, Fontana ha risposto così sulle tempistiche delle sue dimissioni.
Probabilmente ne parleremo nel prossimo fine settimana, non mi pare vi siano urgenze particolari. Ho già tante grane a Roma
Come il suo collega di partito, anche Fontana ha dichiarato di voler risolvere l’incompatibilità il prima possibile, ma ad oggi sul sito del comune di Verona risulta essere ancora in carica. Qualora fosse un errore di aggiornamento del sito istituzionale, ne daremo comunicazione, ma nel frattempo chiediamo anche al neo ministro Fontana di dimettersi il prima possibile da vice sindaco.
Aggiornamento e correzione del 19 giugno 2018
In seguito a segnalazioni abbiamo corretto la nostra interpretazione della questione. La legge, in seguito a modifiche, consente a ministri, viceministri e sottosegretari di essere contemporaneamente consiglieri comunali o sindaci di comuni con meno di 15.000 abitanti. A Salvini e Fontana quindi, anche se quest’ultimo si è poi dimesso da vicesindaco di Verona, è consentito per legge mantenere l’incarico in consiglio comunale. Ulteriori informazioni sono disponibili cliccando qui.