Un quinto delle entrate comunali proviene da altri enti Bilanci dei comuni

I trasferimenti da amministrazioni centrali sono entrate slegate dai corrispettivi in termini di servizi ma contribuiscono ai bilanci delle amministrazioni.

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I comuni, enti di prossimità per eccellenza, erogano servizi fondamentali per le comunità. Per questo hanno bisogno di fondi adeguati che garantiscano stabilità. Questi possono derivare da strumenti predisposti dalle amministrazioni stesse, come per le imposte e le multe, ma anche da trasferimenti di altri enti e organi dello stato. Si tratta di un contributo non da poco per le casse dei comuni.

20,09% l’incidenza media dei trasferimenti correnti da amministrazioni pubbliche sui bilanci comunali (2021)

Le entrate per trasferimenti correnti da amministrazioni pubbliche

Questa particolare fonte di entrata rientra tra i trasferimenti correnti. Si tratta di tutte le entrate diverse da tributi e tariffe. Possono essere incassate dallo stato, dai cittadini, dalle imprese oppure da altri enti. In questo caso particolare, le amministrazioni pubbliche considerate sono i ministeri, le agenzie, le regioni oppure altri enti locali.

A questo tipo di entrate non corrisponde una controprestazione in termini di beni e servizi. Inoltre, essendo queste entrate di tipo corrente, non possono essere utilizzate per finanziare i progetti di investimento come la costruzione di infrastrutture o l’acquisto di immobili. Andiamo quindi ad analizzare, comune per comune, questa fonte di sostentamento così importante.

I dati mostrano le entrate di cassa per trasferimenti correnti da amministrazioni pubbliche. Entrate maggiori o minori non implicano necessariamente una gestione positiva o negativa della materia. Da notare che spesso i comuni non inseriscono le entrate relative a un determinato ambito nella voce dedicata, a discapito di un’analisi completa. Tra le città italiane con più di 200mila abitanti non sono disponibili i dati di Palermo perché alla data di pubblicazione non risulta accessibile il bilancio consuntivo 2021.

FONTE: openbilanci – consuntivi 2021
(consultati: lunedì 20 Marzo 2023)

A Venezia si registrano le entrate maggiori tra le grandi città italiane, con 1.203,97 euro pro capite. A seguire Trieste (865,71), Milano (857,9) e Napoli (627,85). Incassano invece di meno a Messina (248,97), Catania (243,50) e Genova (217,97).

I dati mostrano le entrate per cassa da trasferimenti correnti da amministrazioni pubbliche. Entrate maggiori o minori non implicano necessariamente una gestione positiva o negativa della materia. Da notare che spesso i comuni non inseriscono le entrate relative a un determinato ambito nella voce dedicata, a discapito di un’analisi completa. Tra le città italiane con popolazione superiore a 200mila abitanti, sono state considerate le 5 che hanno speso di più per la voce considerata nel 2021.

FONTE: openbilanci – consuntivi 2016-2021
(consultati: lunedì 20 Marzo 2023)

Generalmente, le città considerate riportano degli andamenti di crescita tra il 2016 e il 2021, ad eccezione di Trieste che presenta un andamento più vario. Questo comune dal 2016 al 2020 riportava i valori più alti mentre nel 2021 gli incassi di Venezia hanno superato quelli del capoluogo giuliano. È però Napoli la città in cui le entrate sono incrementate di più rispetto al 2016 (+250,34%). In altri due grandi comuni gli importi si sono più che raddoppiati in questi anni: Venezia (+230,62%) e Milano (156,83%). Aumenti più contenuti invece a Trieste (+23,13%) e a Roma (20,49%).

Ampliando invece l’analisi all’intera penisola, le entrate medie delle amministrazioni sono pari a 297,30 euro pro capite. Mediamente, gli incassi maggiori si registrano nei territori autonomi della Valle d’Aosta (2.142,82 euro pro capite), della Sardegna (1.295,05) e del Friuli-Venezia Giulia (785,43). Incassano di meno invece i comuni dell’Emilia-Romagna (117,55 a persona), della Lombardia (113,83) e del Veneto (107,82).

I dati mostrano le entrate di cassa per trasferimenti correnti da amministrazioni pubbliche. Entrate maggiori o minori non implicano necessariamente una gestione positiva o negativa della materia. Da notare che spesso i comuni non inseriscono le entrate relative a un determinato ambito nella voce dedicata, a discapito di un’analisi completa.

FONTE: openbilanci – consuntivi 2021
(consultati: lunedì 20 Marzo 2023)

Tra le amministrazioni italiane, quella che registra gli incassi pro capite maggiori è Ussita, in provincia di Macerata, con 11.343,62 euro. Seguono Rhemes-Notre-Dame (Aosta, 11.038,12), Baradili (Oristano, 9.498,15) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata, 7.450,55). Sono 419 i comuni italiani in cui le entrate superano i mille euro pro capite.

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I contenuti di questa rubrica sono realizzati a partire da Openbilanci, la nostra piattaforma online sui bilanci comunali. Ogni anno i comuni inviano i propri bilanci alla Ragioneria Generale dello Stato, che mette a disposizione i dati nella Banca dati amministrazioni pubbliche (Bdap). Noi estraiamo i dati, li elaboriamo e li rendiamo disponibili sulla piattaforma. I dati possono essere liberamente navigati, scaricati e utilizzati per analisi, finalizzate al data journalism o alla consultazione. Attraverso openbilanci svolgiamo un’attività di monitoraggio civico dei dati, con l’obiettivo di verificare anche il lavoro di redazione dei bilanci da parte delle amministrazioni. Lo scopo è aumentare la conoscenza sulla gestione delle risorse pubbliche.

Foto: wikimedialicenza

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