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Dichiarazione di Eugenia Maria ROCCELLA

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Sottosegretario  Lavoro Salute e Politiche sociali (Partito: PdL) 


 

Corte di Appello su Eluana Englaro: inquietante, si ricostruisce una presunta volontà a posteriori e si impone una morte molto dolorosa.

  • (09 luglio 2008) - fonte: Sito Ministero della Salute - inserita il 16 dicembre 2008 da 3625
    Il provvedimento della Corte di Appello di Milano sul caso Englaro è, purtroppo, l’esito prevedibile della inquietante sentenza emessa dalla Corte di Cassazione lo scorso anno. Sulla base di quel verdetto, la condanna a morte di Eluana Englaro sarà fondata sulla “presunta volontà della persona in stato di incoscienza alla luce dei precedenti desideri e dichiarazioni dell’interessato, ma anche sulla base dello stile e del carattere della sua vita”. L’interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione artificiale di Eluana quindi potrà essere eseguita ricostruendo una presunta volontà a posteriori, senza nemmeno una dichiarazione scritta. La decisione di porre fine a una vita umana non richiede dunque nemmeno quelle cautele che riguardano le normali volontà testamentarie su beni materiali.
    Vorremmo sapere com’è possibile in questo caso parlare di libera scelta; ci chiediamo quale sia e dove sia il consenso informato di Eluana: la domanda la rivolgiamo a chi in questi anni ha fatto di “libera scelta” e “consenso informato” le parole d’ordine di campagne che, più che al testamento biologico, sembrano invece mirare all’eutanasia. Diverso era il caso di Piergiorgio Welby che, in prima persona, ha rifiutato – finchè lucido – le terapie.
    In questi anni, il Parlamento – con esecutivi di diverso orientamento politico – non ha legiferato in merito, ma questo non crea un vuoto legislativo, visto l’art. 32 della Costituzione che garantisce la libertà di ricevere o rifiutare i trattamenti sanitari.
    Con la precedente sentenza della Cassazione, e con il provvedimento di oggi, assistiamo ad un’impressionante invadenza giudiziaria, che si allarga fino a sostituirsi anche ai medici: la Corte di Appello di Milano suggerisce anche una eventuale “perdurante somministrazione di quei presidi già attualmente utilizzati atti a prevenire o eliminare reazioni neuromuscolari paradosse (come sedativi o antiepilettici)”.
    Somministrazioni rese necessarie perché, come è noto, la morte per sospensione di idratazione e alimentazione artificiale è molto dolorosa: un nuovo caso Terri Schiavo, insomma, tutto italiano, di cui non si può sicuramente essere fieri.

    Fonte: Sito Ministero della Salute | vai alla pagina
    Argomenti: testamento biologico, eutanasia, accanimento terapeutico, Eluana Englaro | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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