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Dichiarazione di Paolo GIARETTA

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

Finanziaria Tremonti: "Documento rinunciatario che non attenua le disuguaglianze"

  • (09 luglio 2008) - fonte: partitodemocraticoveneto.org - inserita il 09 luglio 2008 da 31

    "È un Dpef rinunciatario. Manca di coraggio. C'era da attendersi che una maggioranza così ampia almeno questa qualità sapesse introdurla in un documento decisivo per le sorti Paese".
    Così il senatore del Partito democratico Paolo Giaretta giudica il Dpef nel corso del suo intervento a Palazzo Madama.
    "Il Dpef - secondo Giaretta - interviene con il sistema del taglio indifferenziato in tutti i settori, lo stesso usato nel quinquennio 2001-2006 dai Governi Berlusconi, che ha registrato un tragico fallimento. Non c'è nessun motivo perché quel fallimento non si riproduca".
    "Due - spiega Giaretta - le grande questioni che stanno alla base delle difficoltà del nostro Paese. La prima: l'Italia da molti anni cresce troppo poco. La produttività è troppo bassa. Seconda questione, in Italia si è enormemente allargata la forbice tra chi sta economicamente bene e chi è in difficoltà. C'è un indice di diseguaglianza e di ingessatura della società italiana che non ha paragoni con gli altri Paesi europei. E su questa grande questione, sull'attenuazione delle diseguaglianze del Paese, non c'è nulla nel Dpef. In questi giorni milioni di pensionati italiani ricevono 400 euro: è l'eredità positiva del Governo Prodi. A quel livello si dovrebbe intervenire e non già con tesserine più o meno umilianti".
    "Rispetto alle necessità del Paese il Dpef risponde con una pressione fiscale che, da qui al 2013, resterà attorno al 43 per cento ma superiore di 3-4 decimali di punto ogni anno rispetto al tendenziale. Il Governo Berlusconi riesce nell'impresa incredibile di aumentare ulteriormente la pressione fiscale del nostro Paese. Nulla c'è su la riduzione dell'Ires, la diminuzione dell'Irap, un ulteriore intervento sul cuneo fiscale, il quoziente familiare, le infrastrutture. Nessun passo in avanti per l'apertura di mercati protetti. Al contrario, la tanto celebrata Robin Hood tax si tradurrebbe in un ulteriore aggravio per il consumatore finale. Del resto, l'esempio di Autostrade e del rinnovo delle concessioni, che lasciano senza presidio i cittadini consumatori o il caso di Alitalia, ci dimostrano quale ritardo vi sia nel percepire la forza strategica di mercati veramente aperti".

    Fonte: partitodemocraticoveneto.org | vai alla pagina
    Argomenti: partito democratico, alitalia, maggioranza, tasse, ricchi e poveri, infrastrutture, mercato, governo prodi, Governo Berlusconi, Robin Hood Tax, Finanziaria di Tremonti, pressione fiscale | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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